lunedì 12 novembre 2012

Partorire è la cosa più naturale del mondo!!

Lo scrissi qualche tempo fa, dopo la nascita della piccolina... ve lo propongo qui!




Partorire è la cosa più naturale del mondo…
Già…. deve averlo scritto sicuramente un uomo.
Così come tutti i manuali che parlano di punto “G” sono scritti da uomini.  Vi pare normale?
“Come farla impazzire a letto”…. questo era su “Men’s Magazine”… giornale per uomini scritto da uomini deficienti. Non che sia difficile trovarli….  lo so… ma lì sono stati selezionati apposta!… “..cospargila di miele mentre dorme e inizia a leccarla tutta…” c’è solo da provarci!!! Già essere svegliata non è che sia la cosa che amo di più, figuriamoci poi tutta appiccicosa tra le lenzuola imbrattate (che tra l’altro, particolare da non tralasciare, IO devo lavare e stirare).
Insomma cosa ne sanno gli uomini dei nostri umori, di cosa ci piace e cosa NON ci piace, dei nostri pensieri, delle nostre fantasie e soprattutto…. di quanto sia “naturale” partorire!!

Per questo avevo scelto una ginecologa donna. Perché supponevo fosse più vicina ai miei bisogni e alle mie aspettative. Errore!! Si trattava di una ex femminista incallita, una di quelle che lanciava bombe molotoff contro la polizia e andava in giro con le tette di fuori, dipinte con il simbolo della pace! Una di quelle che urlava e pretendeva la parità dei sessi… così non appena le chiesi qualche giorno a casa dal lavoro perché ero stanchissima mi rispose assolutamente di no!! Fu così che la mia gravidanza finì per essere seguita da un ginecologo...  uomo!

Manca un giorno alla scadenza, il momento stabilito secondo il quale la mia bimba dovrebbe nascere.
Questa pancia non la sopporto più. E’ ingombrante. Faccio fatica pure ad allacciarmi le scarpe!!!!!!
Dodici chili di pancia non sono pochi, sommati a quelli che ho già, tra l’altro…
Se sento ancora dire che le donne incinte sono sexy potrei uccidere. Sexy… si! forse le donne come la Schiffer o la Casta. Non certo io! Calzamaglia comprimente, mutandona contenitiva, dodici confezioni di Maalox per contrastare bruciore di stomaco, nausee e vomito. A volte vomito anche mentre guido. Devo fermarmi di botto, aprire la portiera e tra i passanti che mi prendono come minimo per una drogata, rovescio pranzi e cene.
“Sono i capelli dei bambini che fanno venire il brucior di stomaco” mi dicevano tutte le vecchine del vicinato. Balle!! Mia figlia è nata calva!!
La Schiffer è stata fotografata sorridente per nove mesi, nemmeno le si vedeva la pancia! E dopo quindici giorni dal parto è tornata a sfilare. Io dopo quattro anni peso di più di quando ero incinta!!

Non so come mai, ma quando arriva il momento di partorire tutti i mariti diventano premurosi, chiedono mille volte come stai… hai bisogno di qualcosa?... vuoi due cuscini sotto la testa?... un thè?... hai voglia di calamari fritti?...ti chiamo tua madre? (mia madre? Ma se fino a ieri la odiavi!)… sei sicura di sentirti bene? Andiamo in ospedale?…. Si, si è meglio se andiamo…
CAGASOTTO!!
Ecco cosa sono gli uomini!

Sono le tre di notte.
Sono rilassata ma non riesco a dormire, sento tamburellare la pancia ad intervalli pressoché regolari. Convinta che non si tratti ancora del giorno giusto, ingoio due compresse di Buscopan per vedere se il dolore passa e mi infilo sotto le coperte. Dopo un’ora abbondante di contrazioni ormai accertate e dolorose devo arrendermi all’evidenza che mia figlia ha deciso di nascere!
“Senti tesoro, ho le contrazioni ogni cinque minuti...” esordisco tranquilla. Lui si alza di scatto (già vestito) e prende la valigia in mano.
… “credo sia ora” finisco di dire ridendo.
Durante il viaggio per l’ospedale è lui che tiene il conto delle mie contrazioni.
E’ talmente agitato che forse sarebbe meglio se lasciasse guidare me. Di questo passo credo che partorirò in auto, va talmente veloce che prende buche, rasenta muri e frena inchiodando, rischiando che mi scoppi l’air bag sulla pancia!!
Quando arrivo in ospedale, trafelata ma ancora con la bimba al suo posto, mi visitano e mi spediscono in reparto.
Le contrazioni si fanno sempre più forti. Mi passano accanto donne con il loro fagottino tra le braccia e quasi quasi le invidio. Mi guardano con aria di compassione… come per dire: “povera te, non sai che ti aspetta…”
Devo fare il tracciato. Il tracciato è una cosa odiosa. Questa cosa qui dentro che continua a battere perché vuole uscire e tu che non ti devi muovere altrimenti non si sente più niente.
Mi chiamano per un’altra visita. Cammino rasentando i muri e ogni minuto sono costretta a fermarmi per il dolore. Le infermiere sono tutte felici e contente. Ci credo! Mica sono loro che devono partorire. Quella di destra sono sicura che sta pensando a cosa preparare per cena, l’altra invece starà pensando a dove passare le prossime vacanze!
“Me la fate l’epidurale? Dopo tutti quegli esami che mi avete fatto fare la pretendo!” esordisco.
“Ora controlliamo”.
Ma che fa?…. Mi visita proprio durante la contrazione quando ho un male boia?
“Non ne ha bisogno” mi risponde tranquilla l’ostetrica.
“Non ne ho bisogno??? Questo lo dice lei! Io voglio l’epidurale”.
Dico a mio marito che voglio l’epidurale. “Mia moglie vuole l’epidurale” ribatte lui, “Fatele questa epidurale!” “Ci vuole l’epidurale!”
“Ma ormai c’è dilatazione completa. Tra poco nasce”.
E allora perché non me l’avete fatta prima? Solo perché le donne devono soffrire per il parto, vero?
“Ma che mi state facendo?”
“Le abbiamo rotto le acque”
Ma non si può, si devono rompere da sole le acque!! Questo NON  è naturale!
“Ora avrà proprio male”… mi continua a dire
“Ah si? Perché fino ad ora cosa ho avuto?”
… “però nascerà in frettissima”…
Bella consolazione.
Mi caricano su una barella. Dove si va?
“La portiamo in sala parto”.
“Come in sala parto? E il travaglio? Ho visto anche la sala travaglio di là. Non funziona così di solito?”
“Signora, sta per nascere” mi dice quasi seccata l’infermiera.
“Senta, è lontana questa sala parto? Perché io comincio a spingere, non resisto più”
“Ok faccia pure”
Ma come fanno a stare così calme? E se mi nasce in ascensore?
Bisogna aver fatto yoga per poter partorire, la posizione più difficile per te è sicuramente quella più facile per loro. Già ma sono io che devo partorire, no?
Ecco mio marito. “Speriamo che non inizi con la storia della respirazione o lo uccido”, penso.
Oddio le contrazioni sono sempre più vicine.
“Ma come si respira?”
“Amore devi respirare come i cagnolini” e comincia ad ansimare tirando fuori la lingua.
L’ha detto!! L’ha detto! “C a r o!”  dico scandendo bene le parole: “s t a i  z i t t o!”. Sono isterica.
L’Ostetrica mi dice: “si signora, respiri come le hanno insegnato”
“Io non sono andata a nessun corso pre-parto!!! Partorire è la cosa più naturale del mondo”, ribadisco. “Mia mamma, mia nonna, la mia bisnonna, la mia trisnonna e via dicendo non hanno fatto nessun corso per partorire!!”

Il giorno che ho messo piede al corso pre-parto mi sono ritrovata in mezzo a quindici donne prese dal panico pensando alla nascita del loro figlio, con i mariti che armeggiavano con una bambola facendo finta di cambiarla e a fare esercizi di respirazione che mi davano l’impressione di essere in una setta satanica. Sono fuggita via.
Ho riprovato ad iscrivermi ad un altro corso, questa volta in una grossa città, pensando che le donne “urbane” magari potessero essere diverse. Non appena entrata, dopo le presentazioni mi viene vicino una e mi chiede con voce piccola piccola: “ma tu non hai paura del parto?” “E tu non hai paura di un pugno sul naso?” le ho risposto indiavolata. Sono andata via anche da quel posto e non mi hanno nemmeno consegnato gli omaggi!

“Ah” risponde l’ostetrica “allora quando arriva la contrazione spinga trattenendo l’aria come quando va sott’acqua”
“Perfetto…..” rispondo… “non so nuotare!”
“Ah… allora come quando va in bagno” e ride
Mi sento rassicurata. Questo lo so fare.
Sento in una stanza vicino una donna che urla per il dolore. E’ proprio come nei film.
“Non ci faccia caso” cerca di rilassarmi l’ostetrica. “C’è sempre qualcuna che fa così”
“Certo, certo”… biascico… “Allora posso urlare anch’io?” chiedo sorridendo.
“Se vuole si” mi risponde con lo stesso sorriso.
“Ma no sarò brava. Soffrirò in silenzio”
“Ahiiiiiii…” urlo!!,  “Arriva arriva! Eccola che arriva”
Mio marito mi sostiene la testa, io respiro come posso e spingo come riesco. L’Ostetrica è pronta a catturare la bimba.
E dire che mi avevano sempre detto che i bambini li porta la cicogna o nascono sotto i cavoli!
Mio marito è diventato bianco! Vivianaaaaa c’è solo mezza testa fuori! Spingi! Spingi! Altrimenti non respira!
Mio marito sa sempre come tranquillizzarmi!!! E’ questo che mi piace di lui!
Lo guardo inviperita, credo che in questo momento potrei anche chiedere il divorzio. “AMORE!! Spingerò quando avrò un’altra contrazione!!!! Non posso così!!” mi sento dire con la voce di Linda Blair, la protagonista dell’Esorcista!
Eccola che arriva…
La sensazione è quella di una saponetta che sguscia via tra le mani bagnate.
Che bello!
E’ nata!!! Una bimba di 3.990 chili.
Me la portano via subito per fare tutti i controlli.
Mi guardo intorno, ma dove sono finiti i dottori? l’ostetrica, l’altra infermiera?
“Oh no… non ci posso credere”.
Sono tutti intorno a lui, mio marito! Lo hanno fatto sedere, sta quasi per svenire.
Ehi ma sono io quella che ha partorito!!!! Quella che ha fatto tutto!!! Quella che forse ha bisogno di voi!
E devo dire poi che questa posizione non è che sia la più comoda oltre che la più dignitosa!!
Esisto anch’io!!!!!!
….Gli uomini….
Viva le donne!!!!!!!



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