Partorire è la cosa più naturale
del mondo…
Già…. deve averlo scritto
sicuramente un uomo.
Così come tutti i manuali che
parlano di punto “G” sono scritti da uomini.
Vi pare normale?
“Come farla impazzire a letto”….
questo era su “Men’s Magazine”… giornale per uomini scritto da uomini
deficienti. Non che sia difficile trovarli….
lo so… ma lì sono stati selezionati apposta!… “..cospargila di miele
mentre dorme e inizia a leccarla tutta…” c’è solo da provarci!!! Già essere
svegliata non è che sia la cosa che amo di più, figuriamoci poi tutta
appiccicosa tra le lenzuola imbrattate (che tra l’altro, particolare da non
tralasciare, IO devo lavare e stirare).
Insomma cosa ne sanno gli uomini
dei nostri umori, di cosa ci piace e cosa NON ci piace, dei nostri pensieri,
delle nostre fantasie e soprattutto…. di quanto sia “naturale” partorire!!
Per questo avevo scelto una ginecologa donna. Perché supponevo fosse
più vicina ai miei bisogni e alle mie aspettative. Errore!! Si trattava di una
ex femminista incallita, una di quelle che lanciava bombe molotoff contro la
polizia e andava in giro con le tette di fuori, dipinte con il simbolo della
pace! Una di quelle che urlava e pretendeva la parità dei sessi… così non
appena le chiesi qualche giorno a casa dal lavoro perché ero stanchissima mi
rispose assolutamente di no!! Fu così che la mia gravidanza finì per essere
seguita da un ginecologo... uomo!
Manca un giorno alla scadenza, il
momento stabilito secondo il quale la mia bimba dovrebbe nascere.
Questa pancia non la sopporto
più. E’ ingombrante. Faccio fatica pure ad allacciarmi le scarpe!!!!!!
Dodici chili di pancia non sono
pochi, sommati a quelli che ho già, tra l’altro…
Se sento ancora dire che le donne
incinte sono sexy potrei uccidere. Sexy… si! forse le donne come la Schiffer o la Casta. Non certo io!
Calzamaglia comprimente, mutandona contenitiva, dodici confezioni di Maalox per
contrastare bruciore di stomaco, nausee e vomito. A volte vomito anche mentre
guido. Devo fermarmi di botto, aprire la portiera e tra i passanti che mi prendono
come minimo per una drogata, rovescio pranzi e cene.
“Sono i capelli dei bambini che
fanno venire il brucior di stomaco” mi dicevano tutte le vecchine del vicinato.
Balle!! Mia figlia è nata calva!!
La Schiffer è stata fotografata
sorridente per nove mesi, nemmeno le si vedeva la pancia! E dopo quindici
giorni dal parto è tornata a sfilare. Io dopo quattro anni peso di più di
quando ero incinta!!
Non so come mai, ma quando arriva
il momento di partorire tutti i mariti diventano premurosi, chiedono mille
volte come stai… hai bisogno di qualcosa?... vuoi due cuscini sotto la
testa?... un thè?... hai voglia di calamari fritti?...ti chiamo tua madre? (mia
madre? Ma se fino a ieri la odiavi!)… sei sicura di sentirti bene? Andiamo in ospedale?….
Si, si è meglio se andiamo…
CAGASOTTO!!
Ecco cosa sono gli uomini!
Sono le tre di notte.
Sono rilassata ma non riesco a
dormire, sento tamburellare la pancia ad intervalli pressoché regolari.
Convinta che non si tratti ancora del giorno giusto, ingoio due compresse di
Buscopan per vedere se il dolore passa e mi infilo sotto le coperte. Dopo
un’ora abbondante di contrazioni ormai accertate e dolorose devo arrendermi
all’evidenza che mia figlia ha deciso di nascere!
“Senti tesoro, ho le contrazioni
ogni cinque minuti...” esordisco tranquilla. Lui si alza di scatto (già
vestito) e prende la valigia in mano.
… “credo sia ora” finisco di dire
ridendo.
Durante il viaggio per l’ospedale
è lui che tiene il conto delle mie contrazioni.
E’ talmente agitato che forse
sarebbe meglio se lasciasse guidare me. Di questo passo credo che partorirò in
auto, va talmente veloce che prende buche, rasenta muri e frena inchiodando,
rischiando che mi scoppi l’air bag sulla pancia!!
Quando arrivo in ospedale,
trafelata ma ancora con la bimba al suo posto, mi visitano e mi spediscono in
reparto.
Le contrazioni si fanno sempre
più forti. Mi passano accanto donne con il loro fagottino tra le braccia e
quasi quasi le invidio. Mi guardano con aria di compassione… come per dire: “povera
te, non sai che ti aspetta…”
Devo fare il tracciato. Il
tracciato è una cosa odiosa. Questa cosa qui dentro che continua a battere
perché vuole uscire e tu che non ti devi muovere altrimenti non si sente più
niente.
Mi chiamano per un’altra visita.
Cammino rasentando i muri e ogni minuto sono costretta a fermarmi per il
dolore. Le infermiere sono tutte felici e contente. Ci credo! Mica sono loro
che devono partorire. Quella di destra sono sicura che sta pensando a cosa preparare
per cena, l’altra invece starà pensando a dove passare le prossime vacanze!
“Me la fate l’epidurale? Dopo
tutti quegli esami che mi avete fatto fare la pretendo!” esordisco.
“Ora controlliamo”.
Ma che fa?…. Mi visita proprio
durante la contrazione quando ho un male boia?
“Non ne ha bisogno” mi risponde
tranquilla l’ostetrica.
“Non ne ho bisogno??? Questo lo
dice lei! Io voglio l’epidurale”.
Dico a mio marito che voglio
l’epidurale. “Mia moglie vuole l’epidurale” ribatte lui, “Fatele questa
epidurale!” “Ci vuole l’epidurale!”
“Ma ormai c’è dilatazione
completa. Tra poco nasce”.
E allora perché non me l’avete
fatta prima? Solo perché le donne devono soffrire per il parto, vero?
“Ma che mi state facendo?”
“Le abbiamo rotto le acque”
Ma non si può, si devono rompere
da sole le acque!! Questo NON è
naturale!
“Ora avrà proprio male”… mi
continua a dire
“Ah si? Perché fino ad ora cosa
ho avuto?”
… “però nascerà in frettissima”…
Bella consolazione.
Mi caricano su una barella. Dove
si va?
“La portiamo in sala parto”.
“Come in sala parto? E il
travaglio? Ho visto anche la sala travaglio di là. Non funziona così di
solito?”
“Signora, sta per nascere” mi
dice quasi seccata l’infermiera.
“Senta, è lontana questa sala
parto? Perché io comincio a spingere, non resisto più”
“Ok faccia pure”
Ma come fanno a stare così calme?
E se mi nasce in ascensore?
Bisogna aver fatto yoga per poter
partorire, la posizione più difficile per te è sicuramente quella più facile
per loro. Già ma sono io che devo partorire, no?
Ecco mio marito. “Speriamo che
non inizi con la storia della respirazione o lo uccido”, penso.
Oddio le contrazioni sono sempre
più vicine.
“Ma come si respira?”
“Amore devi respirare come i
cagnolini” e comincia ad ansimare tirando fuori la lingua.
L’ha detto!! L’ha detto! “C a r
o!” dico scandendo bene le parole: “s t
a i z i t t o!”. Sono isterica.
L’Ostetrica mi dice: “si signora,
respiri come le hanno insegnato”
“Io non sono andata a nessun
corso pre-parto!!! Partorire è la cosa più naturale del mondo”, ribadisco. “Mia
mamma, mia nonna, la mia bisnonna, la mia trisnonna e via dicendo non hanno
fatto nessun corso per partorire!!”
Il giorno che ho messo piede al corso pre-parto mi sono ritrovata in
mezzo a quindici donne prese dal panico pensando alla nascita del loro figlio,
con i mariti che armeggiavano con una bambola facendo finta di cambiarla e a
fare esercizi di respirazione che mi davano l’impressione di essere in una
setta satanica. Sono fuggita via.
Ho riprovato ad iscrivermi ad un altro corso, questa volta in una
grossa città, pensando che le donne “urbane” magari potessero essere diverse.
Non appena entrata, dopo le presentazioni mi viene vicino una e mi chiede con
voce piccola piccola: “ma tu non hai paura del parto?” “E tu non hai paura di
un pugno sul naso?” le ho risposto indiavolata. Sono andata via anche da quel
posto e non mi hanno nemmeno consegnato gli omaggi!
“Ah” risponde l’ostetrica “allora
quando arriva la contrazione spinga trattenendo l’aria come quando va
sott’acqua”
“Perfetto…..” rispondo… “non so
nuotare!”
“Ah… allora come quando va in
bagno” e ride
Mi sento rassicurata. Questo lo
so fare.
Sento in una stanza vicino una
donna che urla per il dolore. E’ proprio come nei film.
“Non ci faccia caso” cerca di
rilassarmi l’ostetrica. “C’è sempre qualcuna che fa così”
“Certo, certo”… biascico… “Allora
posso urlare anch’io?” chiedo sorridendo.
“Se vuole si” mi risponde con lo
stesso sorriso.
“Ma no sarò brava. Soffrirò in
silenzio”
“Ahiiiiiii…” urlo!!, “Arriva arriva! Eccola che arriva”
Mio marito mi sostiene la testa,
io respiro come posso e spingo come riesco. L’Ostetrica è pronta a catturare la
bimba.
E dire che mi avevano sempre
detto che i bambini li porta la cicogna o nascono sotto i cavoli!
Mio marito è diventato bianco!
Vivianaaaaa c’è solo mezza testa fuori! Spingi! Spingi! Altrimenti non respira!
Mio marito sa sempre come
tranquillizzarmi!!! E’ questo che mi piace di lui!
Lo guardo inviperita, credo che
in questo momento potrei anche chiedere il divorzio. “AMORE!! Spingerò quando
avrò un’altra contrazione!!!! Non posso così!!” mi sento dire con la voce di Linda
Blair, la protagonista dell’Esorcista!
Eccola che arriva…
La sensazione è quella di una
saponetta che sguscia via tra le mani bagnate.
Che bello!
E’ nata!!! Una bimba di 3.990
chili.
Me la portano via subito per fare
tutti i controlli.
Mi guardo intorno, ma dove sono
finiti i dottori? l’ostetrica, l’altra infermiera?
“Oh no… non ci posso credere”.
Sono tutti intorno a lui, mio
marito! Lo hanno fatto sedere, sta quasi per svenire.
Ehi ma sono io quella che ha
partorito!!!! Quella che ha fatto tutto!!! Quella che forse ha bisogno di voi!
E devo dire poi che questa
posizione non è che sia la più comoda oltre che la più dignitosa!!
Esisto anch’io!!!!!!
….Gli uomini….
Viva le donne!!!!!!!
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