Questa mattina in casa mia il risveglio è stato
qualcosa di apocalittico!
Acquolina in bocca e profumo di fritto e zucchero
nella stanza.
Forse un cuoco di master chef si è introdotto
nottetempo nella mia cucina e si è messo a spadellare?
Sono rimasta imbambolata con la bavetta che
scendeva. Se avete visto "Up" sapete di cosa parlo.
Avete presente Dug, il cane parlante che non appena
sente SCOIATTOLO!! si immobilizza e punta? Ecco, io la stessa cosa: BOMBOLONI!
e tac, linguetta di fuori, braccia e gambe parallizzate.
Improvvisamente mi è risuonato in testa il
leit-motiv della mia infanzia: "bomboloooni, krapfeeen".
Accidenti che bei ricordi!
Per un attimo è stato come tornare a Finale Ligure, dove trascorrevo le mie prime vacanze e dove spuntavano sulla spiaggia come funghi, dispensatori di queste magnifiche bombe caloriche!
Immaginate una bimbetta tonda che corre, braccia
spalancate verso il bombolonaio e che urla: bomboloneeeeee!
Credo che quella sia stata l'ultima vacanza a
Finale. I miei genitori dopo quella scena optarono per la Romagna e lì, al grido di piadinaaaaa
ho fatto onore alla cucina locale!
Probabilmente è già da allora che il mio
metabolismo ha cessato di lottare e ha abbassato le braccia posizionandosi in
stand by, mentre cellule rimpinzate di grassi, zuccheri o olii di frittura
trovavano casa tra i miei pori e vene, dilatandoli in maniera
spaventosa!!
Operazione irreversibile, non si torna
indietro!
Ancora oggi, quando in un bar scovo un malcapitato
bombolone non posso fare a meno di annusarlo prima di fagocitarlo per poi farlo
scomparire tra i miei succhi gastrici!
Peggio del titanic!
Nessun sopravvissuto!
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